Molti di noi hanno ancora con sè le otturazioni grigie che si facevano qualche anno fa per le carie dentali. Alcuni ritengono facciano male altri no. Qual è la realtà?
Gli studi in merito non sono ancora molto chiari e non tutti sono concordi sulla stessa teoria, possiamo quindi fare solo una riflessione critica in merito. Quello che è certo è che le otturazioni grigie, più speficiamente dette “amalgame” hanno al loro interno del Mercurio.
È risaputo che il mercurio sia un metallo pesante molto tossico per l’organismo perché si accumula nelle cellule e non può essere smaltito dal corpo. Quel che resta da capire è quanto il mercurio sia stabile o meno all’interno delle vecchie otturazioni.
Alcuni studi evidenziano che ci siano delle perdite di mercurio infinitesimali da parte dell’amalgama dentale. Questo probabilmente perché l’otturazione è soggetta ad usura sia meccanica che biochimica. Meccanica perché è continuamente “traumatizzata” dalla masticazione, atto che avviene migliaia e migliaia di volte. Biochimica perché l’amalgama entra costantemente in contatto con la saliva, con il ph acido di alcuni alimenti e così via.
Viene quindi oggettivamente da pensare che l’usura costante dell’amalgama possa rilasciare delle particelle di mercurio. È capitato sicuramente ad alcuni che una parte di otturazione si sia persino staccata e ingoiata mangiando un alimento troppo duro.
Che cosa fare quindi? Tenerle o rimuoverle? Esistono degli integratori per eliminare il mercurio? Quali conseguenze può avere l’accumulo di mercurio all’interno del corpo?
Questi sono tutti interrogativi leciti da parte dei portatori di amalgame. Sicuramente nel caso si scelga insieme allo specialista di tenerle potrebbe essere utile utilizzare degli integratori per chelare i metalli pesanti. Nel caso si scelga invece di rimuoverle bisogna attenersi a rigide regole per l’asportazione. Di questo e delle eventuali conseguenze del mercurio ne parlerò nei prossimi articoli.