Avresti mai pensato di rivolgerti all’osteopata per il reflusso gastro-esofageo? Ebbene sì, questo figura che inizia a farsi avanti anche in Italia può aiutarti a sconfiggere questo problema.
Quando si pensa all’Osteopatia viene sempre in mente qualcosa che abbia a che fare con le ossa. In realtà l’osteopata attraverso la manipolazione viscerale è in grado di rilasciare la tensione anche a livello degli organi. Proprio per questo può tornarti utile anche in caso di reflusso ed ernia iatale.
Bruciore di stomaco, dolore dietro lo sterno, reflusso acido che torna sù non appena ti stendi sul cuscino. Questi sono solo alcuni dei sintomi tipici del reflusso gastro-esofageo. Spesso si accompagnano anche a tosse stizzosa e perdita della voce. Questo succede perché l’acido cloridrico dello stomaco essendo volatile può risalire ed irritare le corde vocali.
In genere queste problematiche vengono approcciato attraverso l’uso dei farmaci antiacidi come gli inibitori di pompa protonica. Questi farmaci in pratica evitano che le cellule dello stomaco producano acido. I sintomi migliorano ma a quale a costo?
I farmaci antiacidi sul lungo termine purtroppo hanno grosse controindicazioni: carenza di ferro, carenza di vitamina b12, carenza di calcio, carenza di magnesio, fratture ossee, stanchezza, debolezza, infezioni intestinali, colite, gonfiore addominale.
Se quindi possono rappresentare un valida aiuto in fase acuta, come ad esempio al cambio di stagione quando il reflusso in genere aumenta, non possono essere una soluzione definitiva da prendere a vita.
In questo caso l’osteopata può darti una grande mano, è proprio il caso di dirlo. Nel prossimo articolo ti parlerò nello specifico delle tecniche che l’Osteopata può applicare e del perché l’Osteopatia può funzionare in caso di reflusso gastroesofageo.
In questo modo potrai trovare una soluzione sul lungo termine senza controindicazioni. Ovviamente il tutto associato ad un miglioramento dell’alimentazione.
Dott. Carlo Conte Osteopatia Napoli