Come ti ho scritto nello scorso articolo sono molti i sintomi da carenza di ferro. Dolori muscolari diffusi soprattutto alle spalle, stanchezza, affaticamento, diminuzione dell’acutezza visiva. Quali sono le principali cause di carenza di ferro?
Per comprenderle a pieno devi imparare a conoscere i passaggi con cui viene assorbito il ferro. Esso viene introdotto attraverso l’alimentazione. Una volta arrivato all’interno dello stomaco deve entrare in contatto con gli acidi gastrici. Questo contatto porta ad una ionizzazione che rende il ferro biodisponibile. Ciò significa che una assunzione cronica di farmaci antiacidi può predisporre ad una carenza di ferro.
Successivamente l’assorbimento avviene a livello dei primi tratti dell’intestino tenue. In questo caso quindi la mucosa intestinale deve essere pienamente funzionale. Danni alla mucosa causati ad esempio da intolleranze alimentari, abuso di farmaci, dibsiosi intestinali, parassiti possono ridurre l’assorbimento dei nutrienti.
Una volta assorbito il ferro viene trasportato al plasma o immagizzinato nel fegato. L’assorbimento normale è di 1mg al giorno nell’uomo, 1,4mg al giorno nella donna. Questa differenza è fondamentale poiché attraverso il ciclo mestruale la donna perde molto più ferro rispetto all’uomo.
Questo vuol dire che anche un scarso introito di ferro attraverso l’alimentazione o un flusso mestruale troppo abbondante possono portare ad una carenza. Nei prossimi articoli ti parlerò degli alimenti che ne contengono più ferro (sfatando il mito degli spinaci) e di quali trucchi adottare per farlo assorbire meglio.
Ovviamente quelle riportate sono problematiche funzionali che portano alla sideropenia. Quest’ultima può essere anche causata da problematiche patologiche come perdite ematiche a livello degli organi interni. Proprio per questo è fondamentale la valutazione del proprio medico per comprendere la causa.