Si chiude oggi la rubrica dedicata all’intestino che ti ha accompagnato in questi mesi. Grazie a questa rubrica del martedì hai scoperto tanti modi per prenderti cura della flora batterica buona come fibre, probiotici, kefir. Oggi voglio parlarti di un’ultima tecnica per migliorare la salute del tuo intestino, cioè l’Osteopatia.
Non è facile collegare l’Osteopatia all’intestino, perché si pensa a questa disciplina in caso di problemi articolari. Come può l’Osteopata aiutare anche gli organi?
Questo è possibile grazie alla manipolazione viscerale. I visceri infatti, come le articolazioni, per funzionare bene hanno bisogno di muoversi liberamente. Se hai già letto l’articolo “perchè l’osteopata tocca la pancia” sai bene ad esempio che il rene sotto la spinta della respirazione compie quasi 600 metri al giorno!
Quando a livello viscerale ci sono tensioni, spasmi o addirittura aderenze chirurgiche, la mobilità e la motilità vengono compromesse.
Una ridotta mobilità dell’intestino può tradursi nella stipsi e nel ristagno di tossine a livello intestinale con conseguente infiammazione. L’Osteopata attraverso la manipolazione viscerale è in grado di ridare mobilità all’intestino migliorando tutti questi sintomi.
La manipolazione infatti agisce sulle fasce che avvolgono gli organi, migliorandone anche la circolazione e lil drenaggio delle tossine. Non dobbiamo dimenticare che l’intestino è anche il nostro secondo cervello perché contiene al suo interno tanti neuroni quanti ce ne sono nel midollo spinale.
Quindi toccare l’intestino significa dare anche dei segnali meccanici a questi neuroni che portano le informazioni fino al cervello migliorando la comunicazione che c’è fra questi due organi.
La manipolazione viscerale può essere dunque una terapia naturale da affiancare ad una buona alimentazione e ad una integrazione con probiotici per migliorare il benessere dell’intestino.
Avere un intestino sano significa migliorare la digestione, potenziare il sistema immunitario, sciogliere le tensione a livello della zona lombare e ridurre l’infiammazione.