La carne rossa è particolarmente demonizzata in questi ultimi anni. Sono molti gli studi che dimostrano infatti una associazione fra l’eccessivo consumo di carne rossa e l’insorgere di molte patologie degenerative croniche e oncologiche. Sembra esserci un’eccezione però nel caso degli anziani.
Se è vero che in età adulta il consumo eccessivo di carne a detta dei più eminenti scienziati sembrerebbe essere dannoso, sono tutti d’accordo che gli anziani debbano mangiare più carne, anche rossa.
E’ tipica dell’anziano infatti una condizione chiamata sarcopenia, ovvero l’impoverimento dei muscoli. Gli anziani col passare dell’età tendono a perdere la propria massa muscolare, detta anche massa magra.
Il sistema muscolare può essere considerato come un vero e proprio organo metabolicamente attivo. E’ infatti la quota di massa magra a determinare il nostro metabolismo basale, ovvero quanta energia consumiamo a riposo. Più il metabolismo basale è alto ad esempio più è facile dimagrire.
Avere più muscolo vuol dire inoltre avere più forza e quindi più sicurezza ed indipendenza. La perdita di massa muscolare si traduce spesso in una carenza di sicurezza in se stessi con tante conseguenze negative anche a livello psicologico.
Esistono inoltre alcuni studi che hanno dimostrato che nelle patologie oncologiche hanno più probabilità di sopravvivere le persone con una buona massa magra.
In ragione di queste evidenze si consiglia quindi di assumere circa 1.2 grammi di proteine per chilo corporeo nelle persone che hanno superato i 65 anni d’età.
Ovviamente non è detto che queste proteine debbano provenire per forza dalla carne rossa ma anche da quella bianca, dal pesce, dalle uova, dai legumi e dal latte.
Per mantenere una buona massa muscolare è importante affiancare sempre l’esercizio fisico o nel caso di patologie più severe la riabilitazione fisioterapica. Un ottimo strumento per restare sempre forti e sicuri di sè.