Sta per concludersi il viaggio all’interno del nostro intestino. Ora sai bene a che cosa serve avere una flora batterica intestinale sana, devi solo imparare a prendertene cura.
È per questo che scriverò qui di seguito e nei prossimi articoli i consigli più facili da seguire e le migliori abitudini da mettere in atto secondo le ultime ricerche scientifiche in questo campo.
1) ALIMENTAZIONE
I batteri sono degli esseri viventi e come tali vanno nutriti e allevati. I batteri buoni e i batteri cattivi non si nutrono degli stessi alimenti e per avere una buona flora batterica sarà bene nutrire gli uni e non gli altri.
Generalmente i batteri buoni vengono nutriti con fibre e grassi vegetali, i batteri cattivi con proteine animali e zuccheri raffinati.
Meno carne e latticini
Il consumo eccessivo di carne e latticini ma anche di zuccheri raffinati (bibite gasate, merendine, caramelle) e grassi idrogenati (prodotti industriali) sembra aumentare lo sviluppo dei batteri cosiddetti cattivi come i Firmicuti.
Questi batteri hanno la capacità di saper estrarre tantissime calorie dagli alimenti.
La loro eccessiva presenza potrebbe favorire la predisposizione all’obesità.
Più fibre e grassi vegetali
Il nutrimento principale per i batteri buoni sono le fibre e grassi vegetali.
Le fibre si trovano nei cereali integrali, quindi è una buona abitudine comprare la pasta, il pane e il riso integrali di provenienza biologica.
Nei cereali integrali sono ancora presenti gli strati più esterni del cereale, ed è spesso lì che vanno a depositarsi pesticidi ed altri prodotti chimici. E‘ quindi importante che i cereali integrali provengano da coltivazioni biologiche.
Le fibre si trovano in tutte le verdure; carciofi, finocchi, cipolle, piselli, carote e alcuni frutti come i fichi e le prugne.
I grassi vegetali si trovano nella frutta secca e nei semi oleosi come mandorle, noci, nocciole, semi di zucca e semi di lino.
È stata proprio la progressiva scomparsa delle fibre e dei grassi vegetali dalla tavola dei paesi più evoluti, insieme all’abuso di antibiotici, ad essere la principale causa di alterazione del micriobioma che ha portato alle cosiddette malattie del progresso come il diabete.
Il diabete: le fibre nell’alimentazione
I batteri buoni dopo essersi nutriti di fibre, producono delle sostanze chiamate SCFA che stimolano il rilascio di ormoni che aumentano la produzione di insulina e aumentano il senso della fame.
Mangiare molte fibre significa tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue e gli attacchi di fame.
- alcuni tipi di fibra possono risultare irritanti per chi soffre di colite, come quelle dei legumi, dei cavolfiori e della crusca.
Gli alimenti elencati sopra hanno fibre generalmente molto meglio tollerate.
Quindi ricapitolando, le prime sane abitudini da mettere in pratica per migliorare la salute del proprio intestino sono quelle di ridurre la quantità di proteine animali e di prodotti industriali a favore delle fibre e dei grassi vegetali che si trovano nei cereali integrali, nella verdura e nei semi oleosi.
Questo aiuterà a migliore sintomi intestinale come stitichezza e gonfiore addominale e porterà benefici anche a livello generale come un miglior controllo della glicemia e del peso corporeo.
Per scoprire altri consigli utili a migliorare la salute del tuo intestino continua a seguire i prossimi articoli.
Dott. Carlo Conte