Cos’è la Pubalgia?
La pubalgia è un’infiammazione dei tendini degli adduttori, i muscoli dell’interno coscia, che colpisce spesso sportivi agonisti e non. È un dolore molto invalidante e spesso i tempi di guarigione sono piuttosto lunghi.
Come trattare una tendinite?
La pubalgia è complicata da trattare forse perché la causa del problema non si trova nei muscoli adduttori. È molto importante infatti in tutte le disfunzioni muscolo-scheletriche tenere conto delle connessioni viscerali fra organi e articolazioni. Nel caso specifico è fondamentale valutare la mobilità della vescica.
I muscoli adduttori e la vescica, anche se sembrano non collegati, hanno una cosa in comune: la loro inserzione sull’osso del pube. Se hai letto i miei articoli sai benissimo che gli organi presentano dei legamenti che li tengono in posizione. In particolare la vescica presenta due sistemi di legamenti, uno verticale e uno orizzontale.
Quello verticale la unisce all’ombelico, quello orizzontale la unisce al pube. I legamenti pubo-vescicali partono dalla vescica e si attaccano fortemente sul pube, cioè lo stesso osso su cui si inseriscono gli adduttori. Se ci sono tensioni della vescica causate ad esempio da infezioni come cistiti e prostatiti, questi legamenti possono diventare rigidi.
L’indurimento dei legamenti pubo-vescicali può tradursi in una limitazione di mobilità dell’osso del pube. A causa di questo blocco il tendine dell’adduttore più facilmente andrà incontro ad infiammazioni. I legamenti pubo-vescicali possono essere trattati con l’osteopatia grazie alla manipolazione viscerale per farli tornare morbidi ed elastici, ridando mobilità al pube e scaricando la tensione sugli adduttori.
È ovviamente importante associare lo stretching sulle catene muscolari per evitare recidive. La mancanza del collegamento coi visceri decreta spesso il fallimento o la guarigione dalla pubalgia.
Dott. Carlo Conte – Osteopata Napoli