Le mela chiodata è un antico rimedio utilizzato per ridurre la carenza di ferro. Si tratta di leggenda o di realtà?
Nei precendeti articoli ti ho parlato della carenza di ferro e dei sintomi che può portare come stanchezza, affaticamento della vista, dolori muscolari diffusi. Ti ho parlato anche di quali possono essere la cause funzionali della carenza di ferro dai parassiti intestinali all’uso cronico di farmaci antiacidi.
Sfatato il mito degli spinaci come buona fonte di ferro ho presentato un elenco di tutti gli alimenti che ne contengono di più e di quali sono i trucchi per potenziarne l’assorbimento come l’utilizzo della vitamina C.
Ora voglio parlarti di un antico rimedio che si utilizza in caso di carenza di ferro, chiamato appunto mela chiodata. Molti pazienti diffidano da questo metodo che sembra un pò alla buona, ma che in realtà ha delle basi fisiologiche.
L’acido malico della mela infatti è capace di rendere biodisponibile il ferro ceduto dal chiodo. Come si prepara?
L’antica “ricetta” è la seguente: basta comprare un chiodo nuovo e farlo bollire pochi secondi in acqua bollente per disinfettarlo. Successivamente bisogna infilare il chiodo nella mela e lasciarlo lì qualche ora. Ad un certo punto la mela intorno al ferro diventerà più scura. Devi estrarre il chiodino e mangiare la parte scura della mela che si è arricchita di ferro.
Questo è un metodo sicuro, casalingo ed economico per assumere ferro altamente biodisponibile. E’ possibile anche acquistare in farmacia prodotti a base di mela chiodata.