L’olfatto è da sempre legato alla presenza di molecole di odore che entrano in contatto con il nostro naso. Forse dietro l’olfatto c’è molto di più: la fisica quantistica!
Fin a poco tempo fa le teorie ufficiali sul senso dell’olfatto erano tutte legate all’incontro fra una molecola “odorosa” e i nostri recettori. A seconda della forma, questa molecola odorosa si lega ad un recettore piuttosto che un altro all’interno del naso. Questi recettori inviano poi dei messaggi al cervello, tramutando il segnale biochimico in segnale elettrico.
Il cervello infine elabora il segnale regalandoci la sensazione del profumo. Sembra facile spiegare l’olfatto in questo modo, ma in realtà non è così. Molte domande ancora non avevano trovato risposta.
E’ risaputo sin dai tempi antichi che il cianuro e le mandorle hanno lo stesso profumo. Non a caso veniva utilizzato proprio il senso dell’olfatto per identificare la presenza di cianuro, molto in voga nelle corti per avvelenare i regnanti e gli avversari politici.
A questo punto la domanda è: “perché se il cianuro e le mandorle hanno due molecole di forma completamente diversa posseggono il medesimo odore?”.
Per rispondere a questa domanda bisogna tirare in ballo addirittura la fisica quantistica! Esperimenti e conoscenze di ultima generazione possono aiutarci a capire che il tuo profumo preferito è legato più alle frequenze che alle molecole.
Nel prossimo articolo ti parlerò di un esperimento molto interessante fatto sui moscerini. Se sei curioso di scoprire di cosa si tratta non perderti l’articolo di domenica mattina.
Dott.Carlo Conte